Cos'è e come si diagnostica l'adiposità localizzata

Le adiposità localizzate si presentano come accumuli di tessuto adiposo, hanno come sedi preferenziali la superficie mediale delle ginocchia, la superficie esterna delle coscie (coulotte de chaval), glutei, addome.

  Spesso sono su base costituzionale, rispondono poco a trattamenti dietetici ed ad una adeguata attività fisica che stimolano la lipolisi nel tessuto adiposo con conseguente riduzione di volume.

  Alla base vi è una ipertrofia delle cellule adipose senza alterazioni fisiopatologiche del connettivo sottocutaneo come nella cellulite.

  Le adiposità  vanno distinte dalla cellulite, la diagnosi è medica,  fondamentale ai fini de una adeguata terapia.

  Le terapie più indicate comprendono un adeguato stile di vita, massaggi, mesoterapia, ultrasuoni, idrolipoclasia ultrasonica, liposuzione.

   L’idrolipoclasia ultrasonica sfrutta la cavitazione, metodica  che utilizza gli ultrasuoni in medicina estetica per ridurre gli accumuli di adipe sottocutanei delle vari regioni del corpo favorendo una riduzione delle curve senza interventi chirurgici

  L’effetto cavitazione è un fenomeno fisico che si genera in un liquido quando è sottoposto ad ultrasuoni a bassa frequenza con un aumento della tensione di vapore del liquido locale che provoca una lesione della membrana delle cellule adipose con liberazione  dei lipidi che vengono metabolizzati ed eliminati.